PEPPE FONTE

IO NON CI SONO PIU’

(SQUILIBRI EDITORE, CD-BOOK, in uscita il 14 ottobre 2018)

 

Peppe Fonte scrive canzoni da quando aveva quindici anni, complice l’incontro, ancora ragazzino, con Piero Ciampi e poi la frequentazione con il suo principale collaboratore, Pino Pavone, come lui calabrese e avvocato. Cantautore di razza, scrive canzoni come si usava un tempo, ispirate e nude. Storie vissute, accadute ad un metro di distanza, nelle quali la grande melodia italiana si sposa con una poesia del quotidiano e la musica, riecheggiando tra Livorno, Parigi e New Orleans, risuona allo stesso tempo della bellezza struggente della provincia italiana. Figlio della scuola classica della canzone d’autore con leggere contaminazioni derivate dalla frequentazione di altri generi, anche la struttura musicale sottolinea questa ostinata direzione di marcia, ulteriormente evidenziata dall’orientamento degli arrangiamenti verso una precisa aspirazione artistica: arrivare agli altri nella maniera più semplice e vera possibile. Con l’irresistibile inclinazione ad essere espliciti senza guardare in faccia nessuno, ma senza neanche cedere ad inutili strepiti, Io non ci sono più è un disco notturno, segnato dalla confusione del dubbio che agita le anime salve, costi quel che costi, senza nessun resto. In fondo cosa c’è di più bello e vero della vita?

Nel CD uomo ammalato di libertà srotola il filo delle proprie esperienze, raccontandole in musica. Sono storie e musiche di una gioventù che ha vissuto più di sballi che di balli, più di trucchi che di stucchi, nei vicoli meridionali e ciechi della sua Grecìa (Figlio di Zorro). Sciopero di un’idea è un monito in musica alla deprimente decadenza dei nostri giorni, alla tragica assenza di idee troppo spesso confuse con il dilagare impietoso di pensieri sporchi. Tra gente sempre meno in grado di trovare la giusta direzione laddove invece è di fondamentale importanza la ricerca del ritmo, inteso come battito del cuore e come drammatica confessione della paura che tutto questo un giorno possa finire (Keep the beat). Un po’ come l’impressionistico ritratto degli adolescenti di oggi che sognano un giornale senza la pagina della morte (I sogni dei figli) o il brano che dà il titolo al disco e che si leva come una sorta di confiteor dove il dramma dell’uomo è quasi all’apice, in un disperato contrasto tra riso e pianto, vero e falso, essere o non essere. Chissà se è tardi risuona così come una vera e propria resa dei conti, un documentario d’amore a singhiozzo tra le scene migliori e peggiori di ieri e di oggi. E allora ci sono giorni che sarebbe meglio evitare, evitare di andare, fiduciosi che L’amore di nuovo poi ti prende alle spalle e allora sei pronto a ripartire. Ombrelli soli e Quello che ti diròsono invece due canzoni del suo vecchio repertorio, ma rivisitate e spogliate di tutto, come radici protese verso il futuro. Chiudono un disco che è in fondo un rebus da decifrare e in cui il cantautore e musicista finisce per giocare, come nella cover di Adriano Celentano, Straordinariamente, per così stravolgere e reinventare, ancora una volta, tutto alla sua maniera. La voce di Peppe Fonte è una ruvida carezza, mai fuori dal pentagramma del gusto. A conferma dell’estetica e del bagaglio culturale-musicale che contraddistingue l’artista. La sua musicalità, ondulata, levigata, ispirata, abrasiva.

Già calciatore del Catanzaro ai tempi mitici di Massimo Palanca, avvocato nella vita reale e paroliere e artista nel sogno, Peppe Fonte è al suo terzo disco (dopo Quello che ti dirò, Interbeat, 2009 e Secondo me è l’una, Odd Times Records, 2012). Con scritti di Pino Pavone e Gionata Giustini, i dipinti di Beppe Stasi, il cd-book edito da Squilibri dal 14 ottobre in libreria e, il cd, in tutti gli store digitali.

 

             

RASSEGNA STAMPA

 

 

 

 

 

 

 

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Calabria Ora

 

Gazzetta del Mezzogiorno

 

La Stampa ed. Alessandria

 

Il Quotidiano della Calabria

 

Il Piccolo

 

Qui Sette, 8/2/13

 

MUSICA: PREMIO BINDI ESCE DA LIGURIA, TOUR NELLE REGIONI

A CATANZARO TAPPA AVVICINAMENTO A CONCORSO CANZONE D'AUTORE

CATANZARO

    (ANSA) - CATANZARO, 9 FEB - Il 'Premio Bindi', concorso della

canzone d'autore rivolto a talenti emergenti e intitolato

all'indimenticato cantautore genovese, è approdato a Catanzaro

che ha ospitato una delle tappe di "avvicinamento" alla

manifestazione in programma a Santa Margherita Ligure (Genova).

  Cinque artisti sono saliti sul palco della Tenuta Calivello,

alle porte della città, per presentare alcuni pezzi del loro

repertorio e brani del celebre artista genovese scomparso nel

2002. E' la prima volta che il 'Premio Bindi' esce dai confini

della Liguria per un tour che lo ha portato a toccare diverse

città del centro e sud Italia. In questa prima fase, il 'Premio

Bindi' è stato a Lecce, Roma, Aversa e Catanzaro. Oggi sarà a

Napoli e domani a Frosinone. A marzo altre cinque tappe, a

partire da Siracusa (il 2), e poi Cantù (27), Bergamo (29),

Alessandria (30) ed Asti (31).

  L'idea, ha spiegato la direttrice artistica del concorso,

Enrica Corsi, è nata lo scorso anno, dal giornalista Jonathan

Giustini. "Abbiamo in mente - ha detto la Corsi - di creare un

gemellaggio tra Santa Margherita Ligure e Catanzaro, due città

accomunate dal mare che sappiamo quanto sia importante nella

canzone d'autore. Ed in futuro, magari, potremmo pensare di fare

a Catanzaro delle selezioni in vista della finale di Santa

Margherita Ligure".

  Tra i promotori dell'iniziativa anche Beppe Fonte, avvocato,

ma cantautore per passione, l'unico calabrese ad avere

partecipato, in qualità di ospite, alla manifestazione del 2012

in Liguria. "Un uomo - ha spiegato - non può pensare solo a

lavoro e denaro. Deve crescere personalmente, e la musica è uno

strumento per fare ciò. Dire che la musica è divertimento,

però, è riduttivo perché richiede impegno, sacrificio e

tempo, ma tutto è compensato dalla voglia di emozionarmi".

  Un'emozione che Fonte ha trasmesso al pubblico accorso alla

serata di ieri (presentata da Giustini) insieme agli altri

artisti saliti sul palco, a cominciare dal maestro Armando

Corsi, uno dei più importanti chitarristi italiani, che ha

accompagnato artisti come Paco de Lucia, Ivano Fossati e Samuele

Bersani; Massimo Schiavon, che con la poesia e la delicatezza ha

presentato tracce del suo ultimo lavoro, 'Piccolo Blu'; Roberta

Alloisio, che ha duettato con Corsi cimentandosi in brani della

grande tradizione popolare e della canzone d'autore, e Ugo

Mazzei, cantautore siciliano originale e sanguigno.

  La tappa catanzarese del premio Bindi ha rivolto uno sguardo

anche al sociale, con una raccolta fondi a favore

dell'Associazione famiglie Sma. (ANSA).

 

 

A SANREMO IL 17 NOVEMBRE DANIELE SILVESTRI “PADRINO”

DI “SIAMO IN TENCO. NUOVI PROGETTI DELLA CANZONE D’AUTORE”

 

IL 15 E 17 “APERITIVI IN TENCO”

 

Il Club Tenco dedica due giornate - a Sanremo il 15 e 17 novembre - agli artisti underground, confermando la consueta attenzione verso le nuove proposte, in questo caso grazie anche ad un sostegno straordinario che la Siae ha accordato riconoscendo il “Tenco” come “un’eccellenza della canzone d’autore, unita alla promozione dei giovani talenti”.

Si comincerà giovedì 15 con gli “Aperitivi in Tenco” dalle ore 18.30 alle 20.30 in piazza Bresca e in corso Matteotti, con esibizioni in acustico di Emanuele Bocci, Erica Boschiero, Chiara Ragnini ed Emilio Stella. Sabato 17 sarà la volta di Enrico Farnedi e di Peppe Fonte con Armando Corsi.

Sempre sabato, alle ore 21, il Teatro del Casinò ospiterà “Siamo in Tenco. Nuovi progetti della canzone d’autore” con Matteo Castellano, Dimartino, i Favonio, Dino Fumaretto, Anna Granata, Saluti da Saturno, Paolo Zanardi. Ospite d'eccezione in veste di padrino sarà Daniele Silvestri.

Molti degli artisti sono stati selezionati attraverso i vari appuntamenti del “Tenco ascolta” in tutta Italia.

 

Come già annunciato, venerdì 16 al Teatro Ariston un cast di altissimo livello omaggerà Woody Guthrie (1912-1967) nel centenario della nascita: Francesco De Gregori e Luigi Grechi con l'Orchestra Popolare Italiana di Ambrogio Sparagna, la nipote di Woody Sarah Lee Guthrie, The Klezmatics, Giovanna Marini, Davide Van De Sfroos. La serata avrà per titolo “Da qualche parte lungo la strada”, da un verso della canzone che Bob Dylan dedicò a Guthrie “Song to Woody”, che aprirà lo spettacolo e che sarà eseguita dai King Of The Opera, band appena formatasi.

Nel pomeriggio del 16 si terrà inoltre un incontro sulla figura di Woody Guthrie, mentre il 17 pomeriggio all'Ariston verrà proiettato il film di culto “Questa terra è la mia terra”, ispirato all’autobiografia di Guthrie “Bound for Glory”.

 

Gli appuntamenti di Sanremo sostituiscono la tradizionale “Rassegna della canzone d'autore”, mentre l'8 dicembre a Novara al Teatro Coccia saranno invitati ad esibirsi i vincitori delle Targhe Tenco 2012: Afterhours e Zibba (ex aequo nella sezione “Album dell'anno”), Enzo Avitabile (album in dialetto), Colapesce (miglior esordio discografico) e Francesco Baccini (miglior interprete).

 

 

GLI ARTISTI DEI GIORNI 15 e 17

 

Emanuele Bocci, cantautore e polistrumentista, esordisce nel 2010 con l'album “Un po’ gabbiano” e collabora con la Fondazione Luciano Bianciardi realizzando dei reading sullo scrittore. Fa inoltre vari spettacoli di teatro-canzone. Nel 2011 ha vinto il Premio “Botteghe d'autore”.

 

Erica Boschiero, trevigiana, ha pubblicato l'album “Dietro ogni crepa di muro” ed alcuni dischi per bambini. Si è aggiudicata il Premio D'Aponte nel 2008 e il Premio Botteghe d'Autore 2009. Con l’associazione “Ambasciatori in Musica” suona spesso all'estero.

 

Matteo Castellano, personaggio istrionico e di culto nella scena torinese, ha iniziato l'attività giovanissimo alla fine degli anni '90 ed inciso gli album “I funghi velenosi” ed “Ezio”. Ha fatto parte del progetto "La leva cantautorale degli anni Zero", realizzato da Club Tenco, Mei e Ala Bianca.

 

Dimartino (al secolo Antonio De Martino), dopo aver militato nei Famelika, ha inciso due dischi (“Cara maestra abbiamo perso” e “Sarebbe bello non lasciarsi mai ma abbandonarsi ogni tanto è utile", prodotti da Cesare Basile e Brunori), molto considerati dalla critica e a cui hanno fatto seguito fitte tournée.

 

Enrico Farnedi, romagnolo, già leader della band swing Rico & the Undertakers, si caratterizza fra l'altro per l'uso dell’ukulele e dell'ironia in canzone. Ha realizzato interamente da solo nella sua cantina il suo primo disco, intitolato “Ho lasciato tutto acceso”.

 

I Favonio (come il vento caldo e secco) nascono a Foggia nel 2002; nel 2008 pubblicano un disco omonimo, registrato a Milano alle Officine Meccaniche di Mauro Pagani, e stanno ora per uscire con un nuovo album. Nel 2008 hanno ricevuto il prestigioso "Premio Matteo Salvatore".

 

Peppe Fonte, avvocato calabrese (che sarà accompagnato dalla “chitarra che sorride” di Armando Corsi), è fortemente e dichiaratamente influenzato dalla poetica di Piero Ciampi. Dopo l’esordio con “Quello che ti dirò”, ha pubblicato “Secondo me è l’una”.

 

Dino Fumaretto (alter-ego di Elia Billoni) esce nel 2010 con “La vita è breve e spesso rimane sotto” (solo voce e pianoforte), nel 2011 vince al festival  “Dallo shomano allo showman” la “Targa Bigi Barbieri” e nel 2012 pubblica “Sono invecchiato di colpo”. Intensa la sua attività live.

 

Anna Granata, già con i Bizantina, conduce un lavoro di ricerca sulla vocalità. Ha pubblicato il disco “Avò” su Rosa Balistreri con Rocco Giorgi ed è stata protagonista di “Camicia Rossa – Canti e storie su quei ragazzi che fecero l’Italia” con la Banda Improvvisa & Canti Erranti.

 

Chiara Ragnini, ligure, nel 2011 autoproduce “Il Giardino di Rose”, da cui è tratto il brano “Gli scoiattoli nel bosco” con cui vince il Premio Carlo Donida. Nel 2011 Pepi Morgia e Sanremonews le conferiscono il Premio per la Cultura e lo Spettacolo.

 

I Saluti da Saturno (autodefinitisi “Flexibile Orchestra da Pianobar Futuristico Elettromeccanico”) ruotano attorno a Mirco Mariani, già batterista con Enrico Rava e Vinicio Capossela, e già fondatore dei Mazapegul e dei Daunbailò. Due album all'attivo: “Parlare con Anna” e “Valdazze”.

 

Emilio Stella, romano d'origine calabrese, scrive brani ironici e sociali. Ha vinto il Premio Stefano Rosso e Botteghe d'autore. Il primo album, autoprodotto, è “Panni e scale”. Il brano “Vita di cantiere” è sigla di “Cose di tutti noi”, format teatrale del giornalista David Sassoli.

 

Paolo Zanardi, già vincitore del Premio Ciampi e del Premio Recanati, ha pubblicato “Portami a fare un giro”, “I barboni preferiscono Roma” e nel 2011 “Tutte le feste di domani”. Il brano “Arbeit Macht Frei” vede come ospiti Caparezza e Antonio Rezza.

 

 

Recensione su L'isola che non c'era

 

L'Unità, 14/9/12

 

 

PEPPE FONTE

Secondo me è l’una

(cd album Odd Times Records/Egea distribuzione, aprile 2012).

 

Di professione avvocato, Peppe Fonte ha iniziato a comporre canzoni sin dall’età di quindici anni dopo aver conosciuto Piero Ciampi e Pino Pavone in Calabria. E’ cresciuto, artisticamente, in un’atmosfera tipica della scuola ciampiana.  Suona il pianoforte.  Con Pino Pavone, in particolare, ha collaborato nella composizione di diversi brani. “Questi Poeti” è un brano scritto, ad esempio, da entrambi, a quattro mani. 

Nel 2008 è uscito il suo primo lavoro discografico dal titolo “Quello che ti dirò”. Il cd contiene dieci brani.  La musica e le parole sono di Peppe Fonte ed una cover (Sobborghi) di Piero Ciampi.

Dal vivo, Peppe Fonte si è esibito in teatri e locali (ha suonato in concerto al Teatro Politeama di Catanzaro, all’Alexanderplatz di Roma, al The Place di Roma, al Dimmidisì di Roma, all’Auditorium di Catanzaro ed altro).

 

Nel 2011 ha completato il suo ultimo lavoro musicale, in uscita ad aprile 2012 per Odd Times Records/Egea. Si tratta di album di dodici brani, undici inediti composti da Peppe Fonte ed una cover “Questione d’Abitudine” scritta da Pino Pavone. Il titolo del lavoro è “Secondo me è l’una”.  Registrato a Roma, gli arrangiamenti sono del maestro Riccardo Biseo, noto pianista romano, che ha partecipato anche alla composizione di molte delle musiche del disco.

Si tratta di un lavoro ispirato, in sintonia con i temi classici della canzone, per lo più ai sentimenti dell’anima. L’amore per una donna o l’amore  per un amico. La solitudine di un uomo oppure quella di un portiere.  L’amore per il gioco d’azzardo vissuto in contrasto con l’amore per la propria donna.  La città di provincia.  La vita di ogni giorno osservata quasi sempre da un angolo della strada. Sono questi i  temi che compongono lo scenario di “Secondo me è l’una”.

Uno di questi brani “La città di Eolo”, dedicato alla città di Catanzaro, è stato oggetto di un video musicale, le cui riprese sono state effettuate nel mese di febbraio 2012 anche con il patrocinio della Provincia di Catanzaro.

Partner nella presentazione del disco “Secondo me è l’una” sarà anche la “Fondazione Mimmo Rotella” che ha prestato il proprio consenso affinché la musica di Peppe Fonte venisse affiancata alla figura del celebre maestro catanzarese Rotella, artista di fama mondiale. 

Il disco sarà presentato, inizialmente, nelle città di Catanzaro il 24 aprile al Palazzo Monumentale San Giovanni con la Fondazione Mimmo Rotella. Poi al Salone del Libro di Torino il 10 maggio, con l’intervento dell’opinionista Sky ed ex calciatore Massimo Mauro; all’Isola Ritrovata di Alessandria l’11 maggio, al The Place  di Roma il 31 maggio.

 

In  “Secondo me è l’una” hanno suonato:

Riccardo Biseo -  piano, tastiere, arrangiamenti; Francesco Puglisi - contrabbasso e basso elettrico; Derek Wilson - batteria; Fabrizio Aiello - percussioni e programmazione elettronica; Eric Daniel - flauto, saxofoni; Gianni Sanjust - clarinetto;  Aldo Bassi - tromba, flicorno;  Marcello Rosa - trombone; Pino Iodice - chitarre;  Tiziano D’angeli - fisarmonica; Juan Carlos Albelo Zamora - violino, armonica a bocca; Francesca Ciommei - vocals, kazoo; Carolina Pavone e Giorgio Biseo - cori.

 

Il progetto grafico di “Secondo me è l’una” è stato curato da Giuseppe Pingitore. Per foto, video, recensioni e dettagli, su Peppe Fonte ed altro, si può consultare il sito: www.peppefonte.it.

 

 

 

 

 

Autore: Peppe Fonte

Titolo: Io non ci sono più

Etichetta: Squilibri editore

Distribuzione:Squilibri

Data di uscita:14 ottobre 2018

Formati: CD-BOOK / DIGITAL

Numero di catalogo: SQLCD/110

 

Tracklist

 

1.  I sogni dei figli (4:20)

2.  Io non ci sono più (3:43)

3.  Keep the beat (3:28)

4.  Figlio di Zorro (4.05)

5.  L’amore di nuovo (3:49)

6.  Chissà se è tardi (4:21)

7.  Straordinariamente (3:25)

8.  Sciopero di un’idea (4:06)

9.  Ombrelli soli (3:34)

10. Quello che ti dirò (4:12)

 

Arrangiamenti:

Andrea Terrinoni: Sciopero di un’idea, Figlio di Zorro, L’amore di nuovo, I sogni dei figli

 

Giuseppe Tassoni: Chissà se è tardi, Keep the beat, Io non ci sono più, Quello che ti dirò

Pietro Aldieri: Ombrelli soli

 

Peppe Fonte: Straordinariamente

 

I musicisti:

Giuseppe Tassoni: pianoforte e tastiere

Pietro Aldieri: chitarre

Raffaele Trapasso: contrabasso

Gigi Giordano: batteria

Marco Conti: sax

Franco Catricalà: basso

Lucio Rani: basso

 

Registrato e missato presso gli studi della Yara Record di Catanzaro

 

Fotografie di Anna Buscaglin e Sonia Martello

 

Dipinto (tecnica acquarello ) di Beppe Stasi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Recensione Mescalina.it

 

Intervista su  VivaLaRadioNetwork

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

RASSEGNA 2008

Freequency - ottobre 2008

 

Jam - novembre 2008

 

Musicalnews.it 13/10/08

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