GERARDO BALESTRIERI
omaggia Corto Maltese nel nuovo concept album intitolato
CANZONI DEL MARE SALATO
(Dal 15 novembre 2019 - Egea distribuzione)
“Il 26 luglio 1864, sotto un forte vento da nord est un magnifico yacht stava solcando a tutto vapore le acque del Canale del Nord.”
Jules Verne
L'idea di pubblicare un disco dedicato a Corto Maltese, senza che nell'album Corto sia mai menzionato, di attraversare con la musica i testi e le storie del marinaio gentiluomo di fortuna creato da Hugo Pratt, è acquatica-mente balenata a Balestrieri un po' di tempo fa. Il risultato è il concept album che avete tra le mani e che percorre cronologicamente dieci anni di avventure di Corto a partire dal 1913 anno in cui è ambientata Una ballata del mare salato. Un disco che canta personaggi e caratteri reali e immaginari. Da Pandora a Rasputin, Tiro Fisso e Bocca Dorata, Tristan Bantam, Banshee, Cush, Morgana, ButchCassidy, EnverPasha e molti altri.
Balestrieri è partito dalla stesura dei testi per poi arrivare alle musiche cercando il gusto esotico dello stesso Pratt che di musica ne sapeva. Una circumnavigazione onirica tra buffo ed esotico, oscurità, abbandono e meraviglia che parte dalla Melanesia, attraversa Sud America, Africa, Europa, il medio e l'estremo oriente per concludersi in Argentina. Un disco che ha come intermezzo una filastrocca dedicata alla laguna di Venezia, alla città e ai suoi pesci; canzone non prevista arrivata da sola con la fine pronta prima del suo inizio, quasi a non voler contraddire lo stesso Prattquando sosteneva che per scrivere una buona storia occorre avere ben chiaro il finale.
TRACKLIST
01 Pandora
02 Il mondo di Mu
03 Appuntamento a Bahia
04 Samba con Tiro Fisso
05 La finestra d' oriente
INTERMEZZO
06 La filastrocca delle isole e dei pesci
07 Banshee
08 Cush
09 Corte Sconta detta Arcana
10 Rasputin
11 Favola di Venezia
12 La casa dorata di Samarcanda
13 Tango di Fosforito
Gerardo Balestrieri: testi, musiche, produzione artistica, arrangiamenti, editing.
Peppe Giaquinto: mixaggio, editing, produzione artistica.
Lorenzo Calza: disegno di copertina.
Gerardo Balestrieri,cantautore apolide, polistrumentista e interprete, ama giocare con le parole senza perder di vista il ritmo e la danza. È nato a Remscheid l'11 giugno del '71, attualmente vive a Venezia, in Corte Sconta detta Arcana...
Ha avuto molto gatti, pubblicato 8 dischi e non ha ancora letto tutti gli albi di Corto Maltese.
Plurifinalista al Premio Tenco (2007, 2008, 2009, 2013, 2016 e 2017), è stato premiato al Mantova Music Festival, al Festival Risonanze e al Festival Dallo Sciamano allo Showman.
Concerti in tutta Europa e un tour in California. Ha collaborato con Daniele Sepe, Bebo Storti, MoshemNamjoo (il più importante cantautore iraniano) e con il famoso trasformista Arturo Brachetti per cui ha scritto ed eseguito dal vivo le musiche di due suoi spettacoli.
Nel 2015 con la canzone Sidun ha partecipato a “Crêuza de mä, in napoletano”, progetto discografico ideato dal Club Tenco, con la consulenza artistica di Dori Ghezzi, per celebrare i trent'anni dalla pubblicazione dell'album.
DISCOGRAFIA
I nasi buffi e la scrittura musicale (Interbeat, 2007 - BMG, 2012)
Un turco napoletano a Venezia (Interbeat, 2009)
Canzoni al crocicchio (Interbeat/L’Alternativa, 2010 - BMG, 2012)
Quizas (Egea, 2012)
Canzoni nascoste (Interbeat, 2016)
Covers (Interbeat, 2017)
Syncretica (Smart &Nett Entertainment, 2018)
Canzoni del mare salato (Egea, 2019)
PRECEDENTEMENTE
1996 con La Nave dei Folli - Fricco misto (con cui vince il Festival di Pelago e partecipa ad Arezzo Wave)
1999 LesTravailleurs de la Nuit - Sogno Anacronistico di un disadattato del XXI secolo (concept album dedicato ad Alexander Marius Jacob che ispirò Le Blanc per la creazione del personaggio di Arsenio Lupin)
2000 La vita inquieta di Boris Vian (spettacolo di teatro canzone)
2003 con E' Zezi - Diavule a Quatto (il manifesto cd)
ARCHIVIO
Laureato all'Istituto Universitario Orientale di Napoli con una tesi sperimentale sul sincretismo e la spiritualità nella musica popolare brasiliana. Ha collaborato con Daniele Sepe, Mauro Gioia, Teatro Regresso. Dopo qualche anno di cabaret nei locali partenopei, vince nel 1995 il Festival Buskers di Pelago con La Nave dei Folli. Con lo stesso gruppo partecipa ad Arezzo Wave '96. Fisarmonicista con E Zezi Gruppo Operaio e coautore del loro ultimo disco "Diavule…" edito da Il Manifesto, da alcuni anni si dedica alla canzone d'autore. Premio della critica a Risonanze 04 partecipa al festival cinematografico Corto in Bra. Vince il premio “Miglior Testo” al Mantova Musica Festival 2006 e la targa "Cantautore Rivelazione" al festival Dallo Sciamano Allo Showman 2006. Tra i finalisti della Targa Tenco per l’opera prima, a novembre 2007 torna ad esibirsi (aveva partecipato anche nel 2000) a Sanremo, sul Palco dell’Ariston, nella prima serata del Premio Tenco 2007.
Il primo album lo porta ad esibirsi al Premio Tenco 2007
Disco d’esordio il suo, ma autore e interprete tutt’altro che debuttante, Gerardo Balestrieri. Polistrumentista compositore e cantante apolide, come ama definirsi, il suo è il classico caso in cui il primo album è, piuttosto che un inizio, un naturale traguardo: una raccolta di brani vecchi e nuovi, che racchiude circa dieci anni di scorribande tra concerti, festival, teatri e tv, dedicata ad Alexander Marius Jacob, marsigliese, ladro gentiluomo e beffardo, che ispirò Le Blanc per il suo Arsenio Lupin. Difficile quindi fotografare la sua musica, perché il suo autore ama rannicchiarsi nelle zone d’ombra, per poi improvvisamente schizzare ai margini del quadro, dove è difficile mettere a fuoco o definire i contorni delle sue canzoni. Swing, tango, echi tzigani, jazz, blues, echi maudit della canzone francese (Saria, Furto ai nobili di Rue Berget, Quando il diavolo t’accarezza, Blues del Putagè) sono solo alcuni dei componenti di questa originale miscela musicale, carica di ritmo e sensualità. Attitudini che apparentano Balestrieri, più che a quella italiana, alla tradizione autoriale d’oltralpe e mitteleuropea, dove si fondono lingue e musiche disparate (Palamakia, Barcelone), dove gli incontri e i sentimenti umani, anche i meno nobili, vengono innalzati al valore di esperienza letteraria e poetica, anche solo per il fugace tempo di un giro d’organetto.