Ecco un disco per il quale spendere le definizioni di “originale”, “sorprendente” e “sperimentale” non sarebbe la solita retorica. Un album che ci riporta ad una autentico connubio tra ricerca musicale e spirituale che sembrava quasi sparita negli ultimi anni. Con “Entering The New Era” Pietro Valente ha voluto realizzare infatti un progetto molto ambizioso sia in termini musicali che tematici, un disco con cui esprimere liberamente attraverso la musica la sua concezione dell’attualità, della vita, della spiritualità.

L'album è suddiviso in tre parti tematiche ad espansione concentrica: la famiglia, il mondo e infine lo spirito e l'universo. La musica in questo album diventa quindi un potente mezzo per spingersi in profondità alla ricerca delle emozioni e delle energie del nostro tempo, così intenso e particolare nella storia dell’Umanità.

Il gruppo Quantum 4 è composto da musicisti molto apprezzati in Italia e all’estero, e ha alcune peculiarità davvero curiose. La voce per esempio viene usata come uno strumento, cioè canta linee melodiche senza le parole, questa scelta deriva dal fatto di volersi dedicare a brani strumentali non subordinati ad un testo e quindi liberi di svilupparsi musicalmente, ed al tempo stesso godere della bellezza del suono della voce umana. Un'altra particolarità è legata all'assenza del basso che normalmente sarebbe presente in una formazione di questo tipo; l'obiettivo era di creare un suono etereo e fluttuante, e allo stesso tempo uno stimolo per trovare soluzioni musicali alternative, rimettendo spesso in discussione il ruolo dei vari strumenti, favorendo la ricerca di freschezza e originalità. Un ultimo importante apporto sonoro è dato dalla presenza delle campane tibetane, assemblate per formare una scala di cinque note, creando così uno strumento melodico con un suono molto affascinante ed avvolgente utilizzato per parti di accompagnamento, solistiche e tematiche.

Questa registrazione ha inoltre una caratteristica che la rende più unica che rara: l'accordatura degli strumenti è con il LA centrale a 432 hertz, invece degli standard 440. Recenti studi mostrano come l'accordatura a 432 Hz sia più in sintonia con le vibrazioni del corpo umano (anche se era un'accordatura usata tra i grandi del passato da Mozart e Verdi, che ne fu un convinto sostenitore). L'argomento è molto dibattuto su internet, ci sono diversi studiosi che si occupano della questione e vari libri pubblicati in merito. La scelta di Pietro Valente di abbracciare questa nuova corrente è comunque dettata dall'istinto e da una sensazione di ascolto della musica intonata a 432 Hz più piacevole e coinvolgente. Si consiglia l'ascolto dell'album con un buon impianto stereo o con le cuffie per beneficiare dell'ampio spettro di frequenze intonate a 432 Hz e degli effetti stereofonici presenti.

 

TRACKLIST:

#1)oo=OO

#2)Phoebe At Work

#3)Buona Notte Alyssa

#4)Transition

#5)Natural Order

#6)Omnicracy

#7)Peace In The World

#8)Journey Through The Realms

#9)Dimensional Shift

#10)100 Years Jump

#11)Space Exploration

#12)Low Gravity

Curricula dei musicisti

Pietro Valente - batteria e campane tibetane

Diplomato con il massimo dei voti all’Università della Musica di Roma nel 2006, vince nello stesso anno il premio Umbria Jazz Berklee Award Group, che gli permette di esibirsi nella versione invernale del festival ad Orvieto, ed è l’unico batterista ad aggiudicarsi la borsa di studio ai seminari di Siena Jazz 2006.

Vincitore con l’album “Reflection” registrato con il quartetto di Suchi Wu per la Better Music in Taiwan del 2009 GOLDEN MELODY AWARD nella categoria “Best Album” vanta collaborazioni con  alcuni dei migliori musicisti italiani (Pietro Tonolo, Bruno Tommaso, Paolo Birro…) ed internazionali (Roy Patterson, Irene Atman, Joel

Holmes, Alec Haavik…) e in importanti festival (Umbria Jazz Winter, Taichung Jazz Festival, Kaushung Lantern Festival, Porsche Jazz Festival, Shanghai JZ Festival, International Music Meeting, Shenzhen Jazz Festival, Veneto jazz, Noto in Jazz, Festival di Verdura - Palermo, Vicenza Jazz…).

Il suo progetto "Storie dal Lontano Oriente" (in quartetto con Michele Polga al sassofono, Marco Ponchiroli al pianoforte e Danilo Gallo al contrabbasso) nel quale esegue composizioni originali ispirate ai suoi viaggi ed esperienze in Asia, è stato prodotto da Umberto Bonani del Circolo Jazz Verona (premio destinato al miglior giovane talento dell'anno 2009) e registrato nel disco“Tales from the Far East”, pubblicato per l'etichetta Freecom nel gennaio 2010 e recensito entusiasticamente da tutte le maggiori riviste e siti di jazz. Nel 2012 effettua un tour di 10 concerti di presentazione del disco in Taiwan e Cina con  un pubblico totale di più di 100 mila persone.

Nel 2013 registra il suo nuovo disco “Entering The New Era”, un album di 12 brani originali da lui composti che rappresenta musicalmente l'attuale periodo storico. Il disco è uno dei primi esemplari nel panorama jazz internazionale ad adottare un'accordatura con il LA a 432 hertz (invece dello standard a 440), la quale si ritiene in base a recenti studi essere maggiormente in sintonia con le vibrazioni umane.

 

Marco Ponchiroli - pianoforte/tastiere

Marco Ponchiroli, eclettico artista veneziano, si diploma con lode in pianoforte presso il conservatorio Benedetto Marcello di Venezia. Intraprende ben presto un percorso di ricerca che lo porta a contaminare tra loro vari generi musicali e varie forme di esperienza artistica. Conosce il blues, il pop, il reggae (nel 1997 partecipa al festival di

San Remo con i Pitura Freska), collabora a vari progetti discografici, compone la musica per lo spettacolo teatrale “ Il Grigio” di Giorgio Gaber . Mantiene viva

la passione per il jazz, il suo principale genere di riferimento, e suona con musicisti noti nel panorama jazzistico italiano: Flavio Boltro, Massimo Manzi, Nicola Stilo, Robert Bonisolo, Ares Tavolazzi, David Boato, Saverio Tasca, Maurizio Caldura, Enzo Zirilli, Roberto Dani, Gigi Sella, Marco Castelli, Michel Marre, Marc Abrams, Claudio Roditi, Enrica Bacchia, John Riley,ecc. Insieme a Fabrizio Bosso affronta una tournée in Sudamerica. Incidere svariati CD, in cui suona e arrangia le musiche. Si dedica all’insegnamento e alla composizione, attraverso la quale si impegna nella definizione di uno stile personale capace di unire all’improvvisazione jazz sonorità provenienti da disparati generi musicali ed elaborate grazie a un’intensa attività di ricerca, che è per il pianista l’elemento centrale e fondante del suo lavoro. Le sue composizioni si possono ascoltare sia in dischi pubblicati a suo nome  (Fast Marghera, Warm up, Like you) che in lavori di altri jazzisti italiani.

 

Alessia Obino - voce

Inizia il suo percorso musicale studiando canto e pianoforte presso diversi insegnanti privati. Frequenta inoltre seminari intensivi tenuti da alcune fra le più importanti vocalist straniere e italiane fra le quali Sheila Jordan, Jay Clayton, Maria Pia de Vito, Peter Churchill, Ines Reiger e Donna McEllroy. Nel 2006 si è diplomata in jazz presso il Conservatorio Tartini di Trieste (docenti Pietro e Marcello Tonolo, Glauco Venier, Carla Marcotulli). Dal 1999, dopo aver conseguito la laurea in "Lingue e Letterature Straniere", inizia ad insegnare canto moderno presso diverse scuole private. Dal 2007 fa parte della MEETING PLACE JAZZ ORCHESTRA, diretta da Kyle Gregory della quale fanno parte tra gli altri Paolo Birro, Robert Bonisolo, Alfred Kramer, Sandro Gibellini, Marc Abrams e Achille Succi. Negli ultimi anni ha scritto ed inciso brani musicali per le etichette Irma Records e Jayworks, per il sassofonista padovano Maurizio Camardi ed è inoltre presente, in qualità di ospite nel disco di Marco Tamburini, “Frenico”. Ha di recente inciso per l’etichetta Caligola “Echoes” il suo primo disco da leader composto principalmente da brani originali.

Filippo Vignato - trombone

Cresciuto in una famiglia musicale, inizia gli studi di trombone privatamente all’età di 10 anni. Dai 15 anni inizia ad assimilare il linguaggio jazzistico svolgendo attività concertistica con diverse big band e formazioni locali di jazz e funk.  Nel 2010 si diploma in trombone presso il Conservatorio di Ferrara sotto la guida di Leonardo Carboni e Roberto Spadoni con una tesi che approfondisce ed analizza lo storico quintetto di J.J. Johnson e Kai Winding. Contemporaneamente allo studio accademico frequenta stage individuali con i maestri Massimo Morganti, Andrea Esperti (Montreaux), Steve Turre. Attualmente continua gli studi presso il conservatorio di Rovigo sotto la guida di Marco Tamburini. Nell’estate 2011 frequenta le classi di Dave Douglas, Avishai Cohen, Greg Osby,  Eric Harland presso i seminari di Siena. Nell’anno accademico 2011/2012 ottiene una borsa di studio per il Conservatorium van Amsterdam in Olanda, dove prosegue gli studi musical coni Bert Boeren, Bart Van Lier, Erik Van Lier, Adrian Mears. Con il quintetto OMIT FIVE ottiene il primo posto come miglior band al Barga Jazz Contest 2011 ed al Premio delle Arti 2011 del MIUR. Vince inoltre il premio come miglior solista sempre in occasione del Barga Jazz Contest  2011. Fonda nel 2008 il ‘MOF Quintet’, formazione di electro-jazz con cui registra il disco ‘Embarrassing Days’ (Catsound Records 2009) e svolge attività concertistica in tutta Italia. Dal 2008 collabora come performer, autore ed arrangiatore con il gruppo veneziano SKA-J.

Suona ed ha suonato stabilmente con: Sidma Jazz Orchestra diretta da Roberto Spadoni,Marco Tamburini Big Band feat Billy Hart e Cameron Brown, Enzo Favata, Danilo

Gallo,Alfonso Santimone, Giancarlo Schiaffini, UT Gandhi, Flavio Davanzo, Stefano Onorati, David Boato, Piero Bittolo Bon, Gianluca Ballarin, Roberto Rossi.

 

 

Pietro Valente Quantum 4

“Entering The New Era”

(cd autoprodotto e autodistribuito su www.pietrovalente.com)

con:

Alessia Obino – voce; Filippo Vignato - trombone

Marco Ponchiroli - piano e tastiere; Pietro Valente - batteria e campane tibetane

Ospite speciale: Paola Zannoni - violoncello (#1, #4, #5, #7)

 

Guarda il video di presentazione dell'album:

http://youtu.be/UKFE65Lp8iI

 

All About Jazz USA ha inserito il disco negli album top del 2014 definendolo:

“Superlative musicianship, masterfully envisioned, excites the mind and calms the soul".

 

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