I METAFISICI STUPORI DI ZAVALLONI – GODARD – MAGRINI
Sembrano due formazioni da camera, separate che raccontano la stessa storia: Cristina Zavalloni e Michel Godard e di nuovo Cristina Zavalloni con Manuel Magrini. Due facce dello stesso racconto. Atto primo e atto secondo, a breve distanza l’uno dall’altro, per regalare al romanzo musicale che affonda le radici nel ‘900 una nuova patina di colore. Li si potrebbe dire in cerca “di perduti metafisici stupori”, in realtà riprendono con mezzi moderni, sofisticati e popolari al contempo, la tradizione del lied romantico, compagno segreto della musica moderna.
“Estate 2020. Ci ritroviamo a Bologna nell’atelier dell’artista Laura Cadelo Bertrand. La serata è dolce, l’occasione è il passaggio in città di Michel Godard. Scatta il momento musicale: tutti reclamano un intervento da parte mia. Ed ecco che Michel, compagno di giochi musicali di lunga data, mi offre il fianco lanciandosi in un’improvvisazione che mi trascina immediatamente. Funziona. Qualche mese più tardi ci propongono di rifarlo al Teatro dell’ABC di Bologna. Il duo prende il volo: tuba, serpentone, basso elettrico ad avvolgere la voce in brani originali, improvvisazioni, qualche incursione nei mondi antichi che entrambi amiamo e occasionalmente frequentiamo. La musica che ne nasce è libera e disciplinata, sorprendente e ponderata, giocosa e serissima. Un’unica, stralunata cover che diventa titolo e suggerisce lo spirito del disco: Twisted (W.Gray e A.Ross). Così arriviamo qui, al primo CD in uscita per Encore Music.
Sempre con lo stesso spirito: suonare insieme, divertirci e magari tirare in ballo anche qualche spiritello buono, di quelli che affollano le nostre vite con la propria presenza intangibile.”
Cristina Zavalloni
“Tutto è iniziato con il desiderio di incidere Restiamo amici, un brano che mi perseguita da sempre, una delle più belle canzoni di mio papà ancora inedite. E la scoperta di averne scritto io le parole! Una leggenda familiare a cui non avevo mai creduto fino alla prova inequivocabile: la mia calligrafia di sedicenne con la biro blu nell’originale del testo.
Da lì Manuel ed io siamo partiti per confezionare un Extended Play, un po’ più di un singolo, per intenderci. Per questo primo disco in duo, abbiamo pescato tra le nostre canzoni in italiano più recenti, quelle che ci frullano addosso in questo periodo: La resa, un mio nuovo brano, Quella cosa in Lombardia, capolavoro degli anni ’60 di Carpi e Fortini, la versione italiana (degli stessi anni) di una splendida song di Leonard Bernstein che mi ha fatto conoscere Pietro Tonolo: Lontanissimo.
Per chiosare, un divertissement di Egberto Gismonti che usiamo come bis nei nostri live: l’eccezione alla regola delle canzoni, il funambolico Karate.”
Cristina Zavalloni
ARCHIVIO
CRISTINA ZAVALLONI
& Clara Ensemble
PARLAMI DI ME
Le canzoni di Nino Rota
IL NUOVO ALBUM
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(EGEA RECORDS SCA184 - CD – 2022)
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Cristina Zavalloni è un’artista internazionale.
Viene dalla danza, dalla purasperimentazione, dalla grande musica classica e contemporanea. È stata per venti anni la Musa di Louis Andriessen, vestendo i panni di Anaïs Nin, Sor Juana, Dante de La Commedia, tutti ruoli che il grande compositore olandese ha scritto appositamente per lei. Capace di entrare e uscire dal Pierrot Lunaire di Schoenberg, come dalle Folk Songs di Berio, affrontare Monteverdi con la regia di Martone, fin dentro La VoixHumaine di Poulenc, e parallelamentecurare con naturalezzaprogetti artistici originali, sia con gruppi a proprio nome che come special guest, esibendosinelle principali stagioni concertistiche.
Per dirla con le parole di Andriessen (che con la Berberian aveva lavorato):
"It took me more than 40 years to find a singer who not only could stay in the shadow of, but was also as versatile, passionate, musical, and virtuosic in as many different vocal styles as Cathy Berberian.(...) Cristina Zavalloni was even more outspoken and rigorous in her commentary about jazz and pop music, and she was also a dancer. Apart from all of this, she is a brilliant improviser. And of most importance, you hear and see that she knows exactly what she is singing."
Cristina Zavalloni possiede uno di quei percorsi artistici esemplari che le hanno insegnato a muoversi attraverso mondi musicali diversi integrando questo percorso con l’attività didattica nei workshop, in Italia e all’estero,come docente alla Saint Louis di Roma, comedivulgatrice con le Effemeridi MusicaliperRai3.
Oggi entra nel cinema con un disco semplice e sublime dedicato alle canzoni di Nino Rota. Non quindi una rilettura di celebri musiche ma un vero e proprio viaggio nella canzone, nei testi che per molte di queste musiche sono stati scritti. Come per Canzone Arrabbiata, sentito omaggio a Lina Wertmüller o la stessaParlami di me, brano che dà il titolo all’album, su testo di quel geniale autore di varietà – nonché autore di grandi successi non solo per Mina - che fu Antonio Amurri.
Lo registrauno dei marchi storici del Grande Suono italiano come Egea Records. Label che ha fatto la storia della musica contemporanea in Italia, a partire da Coloriage, firmato Richard Galliano e Gabriele Mirabassi (EGEA Records CD 1992 - SCA 031) e passando da quei Racconti Mediterranei di Enrico Pieranunzi (EGEA Records CD 2000 - SCA 078 – Fuori catalogo, verrà ristampato in CD e per la prima volta in VINILE, EDIZIONE DELUXE CON DEDICA PERSONALE PER CELEBRARE I 30 ANNI DELL’ETICHETTA.
Con il disco di Cristina Zavalloniriparte anche la grande avventura editoriale di Egea, che mantiene un suono e una tradizione inalterate grazie alla cura di Antonio Miscenàaffiancato daClaudio Carboni. Il punto vendita storico di Perugia Egea store, lo studio di registrazione, tanti nuovi progetti in arrivo.
Piccola anticipazione. Per oratorniamo al disco di Cristina, che è il focus su cui stare adesso…
In Parlami di me Cristina e il ClaraEnsemble che la accompagna, giocano con la musica di Nino Rota, questo immenso maestro e visionario del suono per immagini, disegnando undici momenti indimenticabili che ci fanno tornare a un tempo mitico del cinema ma anche all’oggi delle nostre vite perché queste musiche ci scaldano ancora di emozione risvegliando ricordi.
Lei è la maga Circe che intona la Canzone arrabbiata, la donna ragazzina che gioca con le immagini della donna nel tempo e finisce per mangiare la Pappa col pomodoro: rilegge, con la sua sensibilità artistica moderna, quelle tante figure di donna nel tempo che cambiano colore. Come a dire, vi racconto ora di un femminile in proporzioni diverse: a tratti cangiante, liquido, contraddittorio. Come il tempo di una donna madre e figlia nello stesso momento. È frattale il femminile, così lo definisce Cristina, come fosse un polo che si connette ad altre ramificazioni.
Canzoni italiane, popolari e neoclassiche, raffinate, eleganti: una certa idea dell’Italia messa magistralmente in musica, come il cinema di quegli anni ha saputo raccontare.
Se ti insegue la nostalgia non passare da questa via, canta nel tema de La dolce vita. E ci mette la faccia, poi, nell’unica canzone scritta da lei integralmente, come a riannodare il filo di un lungo discorso: Prova tu.
Cristiano Arcelli ha scritto gli arrangiamenti. Cristina ha battezzato i toni e la scelta dei brani; ne è uscito un colore di donna sobrio, un gioco sottile sull’illusione della percezione di noi stesse: oradimmi tu chi sono veramente, come a renderci l’immagine che di noi ha il mondo fuori, immagine del nostro femminile che a volte non riusciamo a mettere realmente a fuoco da sole, o da soli.
È il cinema che fa da sfondo e da scenario a tutto questo lavoro, la stessa illusione che attraversa parte del Neorealismo: un gioco lucido, con sottofondo amaro, qui reso da canzoni con testi potenti e meravigliosi battezzate da Fellini,Visconti,Wertmuller,Zeffirelli…
Ai giochi addio per sempre, sì
Non sono più cose per te
Ai giochi addio
Chissà perché nemmeno tu
Ancora spiegartelo non puoi.
Tu attendi un ospite
Favoloso e incognito
Non sai che nome ha
Forse il suo nome è dolcezza
Ma forse invece è amaro
Forse il suo nome è splendore
Ma forse invece è oscuro
cantano le parole scritte daElsa Morante per Romeo e Giulietta.
Per ascoltatori favolosi.
ClaraEnsembleè: Mattia Petrilli (Flauto), Stefano Senni (contrabbasso), Federica Vignoni (violino), Massimiliano Canneto (violino), Riccardo Savinelli (viola), Luca Bacelli (violoncello). E come guest Gabriele Mirabassi (clarinetto), Massimo Morganti (trombone), Cristiano Arcelli (sax soprano), Manuel Magrini (pianoforte)
spotify: https://play.spotify.com/artist/1fNXGZAOznH5ZLBkY8tAxZ
yt: https://www.youtube.com/channel/UC2Fv25KFDpXYWJsQ24evqaQ
fb:https://www.facebook.com/Cristina-Zavalloni-286382650486
Ufficio stampa CRISTINA ZAVALLONI Parlami di me - EGEA RECORDS
CARTA DA MUSICA
Jonathan Giustini +39 335 837 4642
Riccardo Rozzera +39 393 981 8120
e-mail: info@cartadamusica.it
EGEA RECORDS
https://www.egearecords.it