Pupo legge e canta il Pinocchio di Collodi

Con il Patrocinio del Comune di Chianciano Terme

in collaborazione con L’Istituto Musicale “Bonaventura Somma”

 

Ideazione, direzione artistica e organizzativa Carta da musica

e Terme di Sant’Elena

 

ACQUA E VINO CHIANCIANO TERME MUSIC FESTIVAL

PRESENTA

 

    UN EVENTO SPECIALE IN ANTEPRIMA ASSOLUTA

PRODUZIONE ORIGINALE DEL FESTIVAL

 

DOMENICA 20 MAGGIO

PUPO LEGGE E CANTA IL PINOCCHIO DI COLLODI

Con l’accompagnamento della Banda dell’Istituto Musicale Bonaventura Somma,

diretta dal Maestro Paolo Scatena.

Regia e adattamento teatrale Manfredi Rutelli

Da un soggetto di Gionata Giustini

 

 

Anteprima assoluta in esclusiva per il festival. Produzione originale della seconda edizione diAcqua e vino Chianciano Termemusicfestival.

Uno spettacolo che parte dall’idea che Pupo sia in fondo un Pinocchio. Moderno saltimbanco, picaro, avventuriero e scanzonato burattino senza fili.

Su musiche rielaborate per banda da alcuni dei celebri temi di Fiorenzo Carpi per il Pinocchio di Comencini e qualche licenza poetica fatta di arie celebri, epiche e romantiche, da spezzoni di melodramma e canti popolari. Contrappunti musicali e sottolineature andanti in musica, a mettere il sonoro musicale alla lettura dell’artista Pupo.

L'idea dello spettacolo parte dal presupposto che Pinocchio sia, come diceva Calvino, l'unico vero picaro della letteratura italiana, le cui avventure rocambolesche, scanzonate, divertenti, a tratti drammatiche, sono esemplificative di un racconto popolare che contiene in sé tutti gli elementi della moderna favola e del romanzo di formazione. Pinocchio, monello all'inizio disubbidiente e viziato che si trasforma da burattino di legno in ragazzo-uomo, segna e tratteggia, mutatismutandis e nell'ottica e dimensione di questo spettacolo, lo stesso percorso umano di qualunque individuo e così dello stesso artista Pupo da ragazzino. Nato in un piccolo paesino del centro Toscana, Ponticino, Pupo da discolo e impenitente cantante di successo con canzoni da e per adolescenti, lentamente si trasforma in maturo uomo di spettacolo. Personaggio televisivo capace di intrattenere un pubblico di tutte le età, anche sulla base delle sue innumerevoli esperienze di vita. Giuste, sbagliate, folli, rischiose, pensate e irrazionali che siano. Esperienze di vita che in alcuni casi contengono molte affinità con la storia di Pinocchio. Perché appunto una vita che racchiude in sè gli elementi e i topos tipici della moderna favola: figlio di un postino, com'è Pinocchio figlio di un falegname, giunge al successo per caso, quasi controvoglia, come Pinocchio che va a scuola e non vuole mangiare. Così Pupo che incontra impresari truffaldini e incantatori, così Pinocchio cade nelle lusinghe del Gatto e la volpe e finisce nel ventre della balena. Così ancora per Pupo il mondo dello spettacolo e la passione per il gioco che sono immersione nel regno dei Balocchi. Quella faccia da santo e da bambino che mette sul volto raccontando storie e storielle, come Pinocchio che repentinamente torna marionetta a cui si allunga il naso; marionetta anche lui manovrata da fili invisibili e sospesi. L'ascesa e la caduta. La verità e la menzogna. Il silenzio e le privazioni, i debiti, gli amori, così come Pinocchio nel rapporto con il padre, la Fata turchina, gli amici e quella Toscana così vicina e così lontana. Che in tanti hanno illustrato e rivissuto anche in meravigliose tavole pittoriche.

Pupo racconterà la meravigliosa favola con l’accompagnamento del corpo bandistico di una delle più antiche e prestigiose scuole di musica in Italia, l’Istituto Bonaventura Somma. L’Istituto prende il nome dall’illustre chiancianese Bonaventura Somma (1893-1960), che fu per molti anni Docente al Conservatorio di Santa Cecilia a Roma e fondò e diresse, sempre a Roma, il Coro Polifonico dell’Accademia di Santa Cecilia, collaborando con i più importanti direttori d’ orchestra e compositori della sua epoca (Karajan, Toscanini, Perosi, ecc.). La Banda è diretta dal M° Paolo Scatena (diplomato in Tromba presso il Conservatorio “F. Morlacchi” di Perugia e in Strumentazione per Banda presso il Conservatorio “G. Verdi” di Torino), è l’elemento principale dell’Istituto musicale “B. Somma”, che sin dall’inizio delle sue attività, si è prefisso lo scopo di diffondere gratuitamente la musica fra tutti coloro che hanno intenzione di apprenderetale arte con amore, costanza e serietà. Un ensemble di sessanta elementi, il più giovane ha 12 anni, il più anziano ha superato gli 83, con una produzione musicale che vanta diverse pubblicazioni discografiche, a partire da Banda Sonora di Battista Lena nel 1966, seguito poi da Il guerriero Camillo e da I Cosmonauti russi, ancora su musiche di Battista Lena. Insieme a grandi del jazz come Enrico Rava, Gabriele Mirabassi, Enzo Pietropaoli, Gianni Coscia. Dischi che sono stati presentati anche a Umbria Jazz. Diverse letournèe mondiali cui la Banda ha partecipato negli anni: dalla Russia, a Praga, ma anche in Francia, Barcellona, Germania. Sempre diretta, con grande armonia e passione, dal Maestro concertatore Paolo Scatena, autore anche degli arrangiamenti musicali dello spettacolo.

La Banda è tra protagonisti del film/documentario “La strana storia di Banda Sonora” di Francesca Archibugi, prodotto da RAIuno Fiction e RAISAT. Il film, che ha aperto la programmazione assoluta di RAISAT nel 1997 è stato presentato alla “54° Mostra Internazionale del Cinema” di Venezia vincendo il “Premio Unesco.

 

Manfredi Rutelli è regista, drammaturgo e docente teatrale. Ha diretto e lavorato tra gli altri con Flavio Insinna, Massimo Wetrmuller. Ha firmato insieme ad Angelo Branduardi la regia di un opera di Hindemith. Ultimamente ha scritto e portato in scena “La luna lo sa”, “La libertà è un colpo di tacco”, “Tacabanda”, “Il paese più sportivo del mondo”, “Quizas, quizas, quizas” e “Il secondo figlio di Dio”, portato in scena da Simone Cristicchi, per la regia di Antonio Calenda. Vanta una lunga esperienza nel ruolo di direttore artistico di Teatri pubblici, festival e progetti teatrali di successo. È stato nominato nel 2013 Direttore e Coordinatore dei teatri e delle attività teatrali del Comune di Montalcino e da gennaio 2018 è Direttore Artistico del nuovo Teatro Caos di Chianciano Terme.

 

GionataGiustiniè giornalista professionista. Ha collaborato con molte testate tra quotidiani periodici, trasmissioni televisive e radiofoniche. Autore di diversi  saggi e libri, tra questi : Carta da Musica/I cantautori e la letteratura (Minimum Fax), Un enigma chiamato Pupo (Rai Eri), Claudio Lolli/La terra, la luna e l’abbondanza (Stampa Alternativa), Tempi di libero rock/La storia dei Denovo  e della Catania rock (Arcana) e Chi si firma è perduto/Ennio De Concini/Memorie di un fallito di successo (Jacobelli editore).. Ha fondato nel 2006 l’agenzia Carta da Musica, dopo una lunga militanza in campo discografico con l’etichetta Storie di Note e prima ancora con agenzie e management sempre nel settore musica e spettacolo.

 

 

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