Dopo il cd d'esordio molto amato dalla critica, pubblicato nel 2006, il nuovo lavoro di Rodolfo Montuoro è un sorprendente  concept-album, che ruota intorno alla figura di Hannibal The Cannibal, il celeberrimo personaggio ideato da Thomas Harris e prepotentemente entrato nell'immaginario collettivo soprattutto grazie ai vari film tratti dai libri dello scrittore statunitense. Nella visione di Montuoro, Hannibal è l’unico mito veramente contemporaneo, che percorre e attraversa la nostra immaginazione, in bilico tra l’umano e il disumano, tra l’orrore e il sublime, e per questo sofferente e innamorato allo stesso modo dell’anima e del corpo. Il contrastato rapporto tra Eros e Psiche è proprio il fiume carsico che percorre tutto il disco, che viaggia nel sottosuolo delle emozioni di ogni brano, creando una palpabile tensione di fondo, ma che di tanto in tanto  emerge in tutta la sua corrosiva forza musicale.

Ad affiancarlo nella parte musicale troviamo alla produzione artistica Gennaro Scarpato con suo fratello Giuseppe, chitarrista di Edoardo Bennato, considerato uno dei più eclettici chitarristi rock italiani. Ospite d'eccezione in due brani una star internazionale della musica lirica: Anna Zoroberto, soprano titolare del Teatro della Scala, una delle più belle voci liriche oggi in circolazione. che ha fornito un'interpretazione davvero commovente della "voce" di Psiche.

Il nucleo dei musicisti è poi completato da Ezio Salfa al basso elettrico e da Walter Tanni Mandelli al didgeridoo, iniziatori del tribal jazz in Italia, insieme al già citato percussionista e batterista Gennaro Scarpato, con i Triad Vibration.

 

Rodolfo Montuoro

HANNIBAL

(prod. AiMusic, distr. Egea, nei negozi da gennaio 2008

 

"spinge forte Montuoro sulla compenetrazione tra poesia e musica, sul rapporto simbiotico e talora conflittuale tra significati e suggestioni, cogliendone ottimo equilibrio ne La lettera - da un testo di Henry Barbusse -, apice del disco assieme ad Anima II e Ghostmusic, spremute da perniciosi struggimenti Paolo Benvegnù, vivide solennità tardo floydiane e brume wave...".Sentireascoltare.it, Febbraio 2008

 

“Hannibal” è un disco pensato, meditato, lirico, che lascia sicuramente un segno nel panorama musicale indipendente italiano".Mescalina.it, Febbraio 2008

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