Il nuovo disco della Parco della Musica Records è dedicato alla musica popolare italiana e alla sua prestigiosa ambasciatrice, l’Orchestra Popolare Italiana diretta da Ambrogio Sparagna. Questo disco raccoglie una selezione di canti provenienti dal cuore della cultura di tradizione orale dell’Italia centro-meridionale le cui musiche ispirate alle forme e ai modi espressivi della Tarantella sono state elaborate e composte direttamente da Ambrogio Sparagna, adattandole alle specifiche sonorità dell’Orchestra Popolare Italiana. Antica forma di musica da danza, la Tarantella, con il suo tipico ritmo ternario vertiginoso, ha profondamente influenzato il repertorio di molti canti popolari italiani, in particolare quelli diffusi nell'ampia fascia appenninica. A partire dalla metà del XIX secolo, grazie alla larga diffusione dell’organetto, divenuto lo strumento principale della tradizione popolare italiana, questi repertori si sono rinnovati e arricchiti, generando nuove modalità espressive frutto dell'incontro tra concezioni musicali arcaiche pastorali e nuove modalità espressive. Sparagna riscopre e reinventa questi ritmi mediante l’Orchestra Popolare Italiana, una grande compagine sonora dove protagonisti sono gli strumenti tipici della tradizione musicale popolare italiana: zampogne, ciaramelle, organetti, tamburelli, mandolini, violini, chitarre battenti, ghironde, lire, ocarine e flauti di canna. Guidata dal ritmo vorticoso della Taranta questa raccolta propone uno dei tratti distintivi della musica di tradizione orale: l’essere strettamente legata al concreto svolgersi della vita, un universo esistenziale scandito dai cicli stagionali e dal calendario liturgico, in cui la musica aveva una funzione sociale, riconosciuta dalla comunità di appartenenza. Alcuni testi dei canti sono stati tratti da importanti fonti storiche letterarie come il Saggio di Canti popolari di Giuliano, apparso nel 1871 ad opera di Gioacchino e Tarquinio Fuortes e recentemente ristampato, e la raccolta di Giggi Zanazzo, Canti popolari romani, pubblicato a Roma nel 1907. Benché entrambe prive di trascrizioni musicali, queste raccolte, come molte altre dell’epoca, offrono una “fiorita di canti” emblematici della ricchezza poetica dell’espressività di tradizione orale.Questo disco apre anche una finestra particolare al canto popolare dell’area “grica” salentina, un repertorio unico nel suo genere, esaltato dall’intrinseca musicalità di un antico idioma in cui si mescolano poesia popolare, echi di classicità e struggenti prove d’autore ad opera di folkloristi del secolo scorso. E poi, infine, il “classico” repertorio delle pizziche salentine da invocazione, da ballo e da corteggiamento: la colonna sonora ideale di un ritrovato senso di una nuova comunità di appassionati, che grazie all’opera di importanti festival fra cui “La Notte della Taranta” di Melpignano, sta profondamente cambiando lo scenario musicale italiano. Tante narrazioni dunque, quasi a voler ribadire il primato della parola, la sua virtù magica e salvifica, come fossero, i singoli canti, altrettante storie raccontate dalla stessa voce.

Il Giornale della Musica - febbraio 2010

 

“TARANTA D’AMORE”

(Egea Distribution, nei negozi da dicembre 2009)

 

TRACKLIST

1 Suspiri de core 3'.31''

2 Libera nos a malo 3'.21''

3 Ìlie-mu 4'.25''

4 Se potessi diventare 2'.53''

5 Santu Paulo delle

Tarante 3'.39''

6 Quanno so' morto 3'.41''

7 Cunto 1'.20''

8 Pizzica Tarantata 1'.39''

9 Pizzica di San Vito 4'.21''

10 Vinticinc’anni ci praticu a mare 2'.51''

11 Strambotti 3'.50''

12 Sia benedettu ci fice lu mundu 2'.49''

13 Fiore d'Aprile 3'.07''

14 Taranta d'amore 3'.44''

Testi tradizionali di Ambrogio Sparagna eccetto brani 2, 4, 13, 14.

Brano 7 di Gianni Aversano e Mario Incudine.

Musiche di Ambrogio Sparagna eccetto brani 5 e 8

(musica tradizionale arrangiata da Ambrogio Sparagna) e brano 9 di Mimmo Epifani.

 

Musiche e testi di Ambrogio Sparagna pubblicati da Edizioni Musicali Finisterre

Eccetto brano 4 BMG Ricordi.

Pubblicato nel Novembre '09

 

Orchestra Popolare Italiana dell’Auditorium Parco della Musica di Roma

Mario Incudine – voce, chitarra

Raffaello Simeoni, voce, flauti tradizionali, ocarina

Alessia Tondo - voce

Gianni Aversano - voce

Eleonora Bordonaro - voce

Mimmo Epifani - voce, mandolino, mandoloncello

Silvia Gallone – voce, organetto

Clara Graziano - voce, organetto

Monica Neri - voce, organetto, lira calabrese

Francesco Filosa - organetto

Valentina Ferraiuolo – voce, tamburelli

Federico Laganà - tamburelli

Riccardo Laganà - tamburelli

Ottavio Saviano – percussioni 

Cristiano Califano – chitarra, chitarra battente

Redi Hasa - violoncello

Samdu Gruia – contrabbasso

Emanuele Coluccia – sax soprano

Marco Tomassi - zampogna “zoppa gigante”

Antonio Vasta – zampogna “a paru”

Erasmo Treglia - organino, violino, oboe tradizionale

Giuseppe Grassi - mandoloncello

Ambrogio Sparagna – voce, organetti, direzione

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