Interprete tra le più rappresentative della tradizione popolare siciliana, Rosa Balistreri è una delle voci femminili che ha maggiormente contribuito alla tradizione e alla memoria della canzone popolare italiana. Considerata, senza esagerazioni e fin dai tempi dei suoi esordi con Dario Fo nel 1966, la “Voce della Sicilia”, ebbe durante il suo percorso artistici tra i suoi amici ed estimatori personaggi dell’arte e della cultura come Ignazio Buttita, che la definì la “Cantatrice del Sud” e scrisse per lei diversi testi, Renato Guttuso, Amalia Rodriguez, e ai giorni nostri il regista Wim Wenders. Il grande regista tedesco, che ha terminato a novembre le riprese del film “The Palermo Shooting”, ha dichiarato che utilizzerà alcuni brani dell’artista siciliana per la colonna sonora di quest’opera cinematografica aggiungendo che “Quannu moru” di Rosa Balistreri e la sua voce interpretano l’anima di Palermo molto più di quanto potrà fare tutto lo script del suo film.

Il disco inedito.

Nell’anno che sarebbe stato del suo ottantesimo compleanno il cd Rosa Canta E Cunta arriva come un dono, un omaggio da parte dell’etichetta discografica Teatro del Sole che l’ha prodotto assieme alla Graham & Associati. La voce della Balistreri è sempre stata riconoscibile e caratterizzata da un timbro particolarmente adatto ad esprimere il disagio dei più poveri e nello stesso tempo l’orgoglio per la propria terra.  L’eccezionalità di questo disco, registrato nel 1987 da Vittorio Vella, mai pubblicato prima d’ora e amorevolmente conservato negli archivi di quello che era un piccolo studio privato e recuperato per una serie si coincidenze straordinarie, sta nel fatto che metà dei brani presenti (8 tracce su 16) sono assolutamente inediti e cioè non presenti in nessuno dei dischi che costituiscono la discografia ufficiale di Rosa Balistreri e nemmeno nelle pubblicazioni successive alla sua scomparsa. Di questi inediti: due sono canti di emigrazione (Mamà chi tempu fa a lu paisi e Nostalgia), tre del repertorio sacro (La sacra santa notti di Natali, Passa Maria e ‘Ffaccia ‘ffaccia Maria), due canti d’amore (Ti vogliu beni assai della stessa Rosa e Vurria di lu to sangu cincu stizzi di Marilena Monti) e l’ottavo una lettura del noto Lamento di un servo ad un Santo Crocifisso dovuto all’opera di ricerca di Lionardo Vigo. Per quanto riguarda gli altri otto brani bisogna considerare che anche Chiovi chiovi chiovi si può considerare inedito dato che solo in minima parte, sia per il testo che per la musica, è riconducibile a Proverbi siciliani da cui deriva.

 

Rosa Balistreri

ROSA CANTA E CUNTA

(rari e inediti)

cd album prodotto da Graham & Associati e

Teatro del Sole,

Egea Distribution

nei negozi dal 19/11/2007

 

“Se i luoghi hanno una voce la Sicilia è la voce di Rosa Balistreri. … Un album che non è solo musica “Rosa canta e cunta”, ma un pezzo della nostra storia collettiva, incarnata nella voce di una donna che anche in una registrazione, sembra urlarci in faccia la forza della vita”.

Roberta Ronconi, Liberazione, 15.12.07

 

“Il tutto esaltato da quella voce aspra, attoriale, poco incline allo sfogo intimista e invece in bilico tra la lauda, l’opera dei pupi, d’epopea dei cantastorie. Voce cui basta il tenue contrappunto d’una chitarra per diventare saga, poema, sarcasmo, passione.”

Cesare Romana, Il Giornale, 16.12.07

“Una voce che racconta un mondo invisibile fatto di emigranti, innamorati, devoti, sudditi. Che non è solo la Sicilia di quarant’anni fa, ma l’Italia di oggi.”

Riccardo Piaggio, Il sole 24 ore, 16.12.07

 

 

 

 

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